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IL CASTELLO DI ROFFENO non esistendo dati certi, alcuni presumono che l'insediamento primitivo possa ravvisarsi nell 'area del Monzone e del Poggiolo collegati fra loro da una cerchia muraria e raccordati con un sistema di case-torri facente capo alla roccaforte citata. In difetto di prospezione archeologica, la questione è dibattuta. |
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MONZONE E POGGIOLO antichi fortilizi trecenteschi tuttora esistenti, come esistenti ed appartenenti alla stessa epoca sono, forse, da considerare i torrioni e le case-torri della Civetta, della Torricina, della Torretta di Lavacchio e di Torre Jussi (quest'ultima di massiccia struttura rimaneggiata nel XVII secolo e recentemente restituita all'antico splendore è un complesso storico-artistico di rilevante interesse). Il Monzone è noto per i soggiorni estivi che tra il 1934 ed il 1938 soleva compiervi il maestro pittore Giorgio Morandi che vi trasse ispirazione per i soggetti di alcuni suoi lavori. |
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CHIESA DI S. MARTINO ricostruita nel 1340. Vi sono custoditi alcuni quadri di pregio, quali una "DEPOSIZIONE DELLA CROCE" attribuita a Dionisio Calvaert, una "Madonna del Rosario" sul cui sacello il BIGARI dipinse alcuni angioletti ed un magnifico CONFESSIONALE in legno del XVII secolo. La chiesa di San Martino di Musiolo la troviamo nominata in tutti gli elenchi ecclesiastici del secolo XIV. La chiesa ha, comunque, un'origine molto più antica. Infatti già nel Duecento, come è stato accertato, era presente una chiesa dedicata allo stesso santo, o a Santa Maria, come affermano alcuni studiosi. I resti di questa antica chiesa, di stile romanico, sono ancora visibili alla base dell'attuale campanile dove recentemente è stato rinvenuto il più antico tabernacolo in legno dell'Arcidiocesi di Bologna che risale al 1486, ora restaurato, così come alcuni pregiati affreschi risalenti all'epoca romanica. |
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ABBAZIA DI S. LUCIA DI ROFFENO antico cenobio benedettino restaurato nel 948 da Papa Agapito II. Venne consacrato con grande solennità dal Vescovo Frigerio nel 1048. Dell'originale monastero oggi rimane la chiesa, all'interno della quale si conservano una bella cripta protoromanica con pregevoli capitelli e alcune pitture murarie. L'origine del complesso monastico di S. Lucia di Roffeno, quasi sicuramente si deve attribuire a S. Anselmo. Sembra infatti che, alla metà dell'VIII secolo, allo scopo di recarsi a Nonantola dove vi avrebbe fondato la nota Abbazia, ancora oggi dedicata a S. Silvestro, S. Anselmo percorresse l'antica strada che da Lucca portava alla pianura emiliana. Come sembra accertato, giunto nei pressi di Roffeno, avendo constatato le difficoltà che i viandanti incontravano percorrendo quel tratto di strada, decise di fondare un ospizio, ovvero un hospitale, nel quale chiunque potesse ripararsi e riposarsi nello spirito e nel corpo; quell'antico ospizio, fu probabilmente la prima struttura, l'inizio di quello che sarebbe divenuto uno dei più importanti luoghi benedettini dell'Emilia occidentale, secondo per importanza solo all'Abbazia di S. Silvestro di Nonantola. |
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PIEVE DI S. PIETRO DI ROFFENO una delle più suggestive ed antiche chiese romaniche della diocesi. È sconosciuta la data di costruzione. Nel 1510, per ordine di Papa Giulio II, essa passò sotto il Capitolo Metropolitano di Bologna. Di grande interesse la torre di guardia, l'abside semicircolare in arenaria, il fonte battesimale e un suggestivo, antico cortile.Le pievi sono state, per un lunghissimo periodo, una delle istituzioni religiose che, nelle campagne, più hanno contribuito alla diffusione della fede cristiana e del Cattolicesimo. La Pieve di S. Pietro di Roffeno, fu ricostruita, come testimonia una lapidetta ancora infissa nei muri della chiesa, nel 1155. Si può quindi ragionevolmente supporre che, già nell'XI secolo, sorgesse nello stesso luogo una chiesa dedicata al più noto ed importante martire della Chiesa. Nel XIV secolo, al culmine della sua espansione, ebbe alle sue dipendenze ben dodici chiese. |
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SANT'ANDREA DI CASIGNO chiesa già parrocchiale eretta nel 1843 su progetto del Panzacchi. Fino al 1988 vi si trovavano alcuni dipinti del seicento, trafugati da ignoti. |
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IL PAESE DELLE CASE TORRI oltre alle citate e note Monzone, Poggiolo, Torre Jussi e Casa Landi sono da annoverare LA VALLE, piccolo borgo con casa torre del 1500; la PALAZZINA, costruzione del 1700, il PALAZZO, edificio ricostruito e ristrutturato nel tempo, è databile nel 1200/1300, la CIVETTA del 1300, la TORRETTA a Lavacchio risalente al 1500, con pregevole portale in arenaria. Infine MONTEROCCA (mt. 889 s.l.m.) che sovrassta Rocca di Roffeno dove si trovano parte delle fondamenta di un'antica torre di avvistamento costruita da Azzo da Roffeno nel 1300.
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LE QUERCE GIGANTI bellissimi esemplari di specie botaniche locali a Casigno (Palazzina-Caselluccia-Erbinosa), di eccezionale dimensioni. |
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